Star Trek Conquest
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Star Trek Conquest
Recenzione
Il gioco di ruolo strategico che avrebbe voluto provare Gene Roddenberry se solo non avesse già potuto disporre del famoso ponte ologrammi…
Bethesda Softworks, la casa produttrice di Action RPG resa famosa da giochi come The Elder Scrolls IV: Oblivion e Fallout 3, ha rilasciato questo titolo per PS2 e Wii che solo i fans più sfegatati e più informati della serie televisiva Star Trek: The Next Generation hanno alla fine saputo e potuto apprezzare. Mi sto riferendo a questo Star Trek: Conquest, videogioco strategico a turni che, con un briciolo di tempistica di realizzazione in più ed un maggiore impegno da parte degli sviluppatori sul piano della giocabilità, avrebbe anche potuto spopolare, anche a causa della evidentemente errata strategia di marketing che ne ha caratterizzato l’arrivo sugli scaffali e che ha decretato l’insuccesso dell’intera campagna di distribuzione. Se non fosse stato per i filmati dispensati assolutamente a caso e per i trailers pubblicati in sordina sui principali quotidiani del settore, il videogiocatore comune della strada non sarebbe mai potuto venire a conoscenza della sua esistenza. Il che è tutto dire per un titolo che, sul piano della storia e dei personaggi, purtroppo, non ha molto da raccontare, data la sua preponderante caratterizzazione in senso strategico ed il gameplay leggermente farraginoso che lo rende più simile ad una “partita a scacchi intergalattica” che ad un gioco di ruolo. Sembra esservi la pretesa, da parte degli sviluppatori di 4J Studios, di mischiare sapientemente la componente strategica con quella prettamente di azione in tempo reale, per il fatto che ad ogni battaglia sulla grande mappa di gioco può corrispondere, ogni volta, uno scontro attivo e un confronto in Real time; ma la cosa, purtroppo, è sempre facoltativa e, con il continuare della partita ed il passare delle ore, si tende a farne persino a meno. Va segnalata cioè la presenza di due modalità di gioco: una fondamentalmente strategica, la quale, se non portata su livelli di difficoltà estremamente bassi, tende ad essere particolarmente frustrante e ripetitiva per i più, ed una sostanzialmente di azione, chiamata Schermaglia, che consente di sfruttare molte delle razze presenti nel gioco ed i trofei sbloccati durante la modalità strategica precedentemente esposta.
Il centro della scena è dominato dall’immensa mappa stellare strategica di gioco ed è caratterizzato dalla presenza persistente di elementi tratti dalle sette stagioni del telefilm Star Trek: The Next Generation e dei 176 episodi del suo seguito Deep Space 9. Potrete trovare pianeti, basi e infrastrutture già conosciute seguendo questo prodotto televisivo. Non vi capiterà mai tuttavia di immedesimarvi nella parte di uno dei personaggi principali della serie resa famosa negli anni novanta; questo, come già detto, non è un gioco di ruolo. Ma durante il confronto prettamente mentale con le razze cosiddette "altre” avrete modo di provare le stesse affascinanti sensazioni vissute nel seguire la fiction fantascientifica per eccellenza. Cercate di conquistare la base di Deep Space Nine con una manciata di incrociatori a disposizione e poi diteci se questa affermazione non corrisponde a verità; certi eventi si possono raccontare solo dopo aver combattuto e vissuto la battaglia.
“All energy to the shields!”…”This is for Earth!”…”For…Cardassia!”…”For the Empire!”…
Queste sono solo alcune delle varie amenità che i 27 ammiragli disponibili durante le partite pronunceranno con voce pre-registrata e localizzata in perfetta lingua inglese per allietare le giornate del fan della serie televisiva cult anche meno incallito. Il che compensa ma solo in parte la mancanza di una vera e propria narrazione all’interno del gioco. In un certo contesto si può dire che, provando questo titolo, siete davvero destinati a riscrivere le vicende che resero famose le ambientazioni, i mondi e le razze create da Gene Roddenberry più di trent’anni fa. Dall’altro lato, invece, no. Se guardata bene la grafica si fa notare per le ottime animazioni delle piccole navi da guerra, dei piccoli siluri fotonici, delle piccole infrastrutture, ma la totale mancanza di personaggi visibili e di ambientazioni realmente credibili si sottolinea sempre più con il trascorrere delle ore. Si è accusato il telefilm di Star Trek di essere un grande fondale piatto con le finte navi di cartone in sovraimpressione spostate da fili in movimento; questo videogame non si distanzia molto dalla definizione sopracitata. Alla fine potete amare davvero le fotografie parlanti dei vari ammiragli ed i 37 pianeti tutti uguali tra loro solo se Next Generation lo avete vissuto e sofferto ai tempi della sua messa in onda televisiva.
Una menzione particolare va data al sonoro. Il perfetto doppiaggio in lingua inglese delle frasi più celebri della serie e gli effetti da mito rubati alla stessa compensano, ma solo in parte, l’assenza totale di una vera localizzazione italiana ed europea. La lingua tedesca alternativa è presente, nel gioco, solo nelle istruzioni di menù. Se non conoscete la lingua inglese vi capiterà spesso di utilizzare il dizionario per cercare di capire ciò che i vari ammiragli si stanno dicendo. Se lo conoscete tuttavia, non potrete fare a meno di notare le voci originali tratte dal telefilm cult per eccellenza. Riscontrata l’assenza totale di una vera colonna sonora portante, ascolterete perlopiù musichette di sottofondo già sentite in televisione e, alla lunga, la cosa vi annoierà.
La grande longevità è praticamente l’unica caratteristica che vi possa spingere a comprare il gioco. La modalità Schermaglia giustifica da sola l’acquisto del titolo e sarete portati a provarla ancora a distanza di anni. Vale anche per la modalità Strategica, naturalmente, che, tuttavia, come già menzionato sopra, risulta lenta e pericolosamente frustrante ai livelli di difficoltà più elevati. Per i veri appassionati di giochi strategici va ricordata anche la totale assenza di una modalità Multigiocatore che, se supportata, avrebbe persino potuto risollevare le sorti di un titolo destinato al dimenticatoio fin dalla sua prima apparizione sugli scaffali dei negozi all’incirca a metà del 2008.
Concludendo, il fatto che non vi siano rallentamenti di sorta durante i combattimenti in real time non spiega la totale carenza di animazioni all’interno del gioco e di filmati in grafica computerizzata persino nella presentazione e nella sigla finale. Tuttavia, per quelle che erano le pretese degli sviluppatori fin dall’inizio, il gioco si fa valere comunque. C’è chi si è lamentato di Metal Gear Solid 4 a causa dell’eccessiva lunghezza dei filmati di intermezzo a discapito della giocabilità e della godibilità. Non è certamente il caso di Star Trek: Conquest, ma senza la possibilità di condividere le partite potete apprezzare questo titolo soltanto se siete già appassionati della serie televisiva; cosa che purtroppo vale da sempre per tutti prodotti videoludici legati alla stessa. Questo videogioco non è niente senza la modalità Multigiocatore, è questo che dico. È solo un titolo che proverete una volta ogni tanto dopo averlo terminato, e solo per poter collaudare tutte le razze sul campo di battaglia. Confidate in un seguito realizzato meglio; questo è solo potenzialmente, un capolavoro.
P.S.: Gli episodi ai quali fa riferimento in particolare questo gioco sono quelli delle Guerre del Dominio, sempre relativi alla serie spin off Deep Space Nine. Non aspettatevi di poter sfruttare i mezzi politici per risolvere le varie situazioni di gioco perché, sappiatelo, in quella stagione particolare la Federazione era molto ma molto meno guerrafondaia di quanto venga descritta nel gioco, e si stava parlando comunque di una guerra. È strano, per un titolo dedicato a Star Trek, essere così "Cattivo"!
Pagella
Grafica: 75
Ottime le animazioni delle piccole navi da guerra
Sonoro: 75
Superlativo il doppiaggio in lingua inglese e gli effetti rubati entramb
Giocabilità: 75
Comandi mai difficili da imparare in modalità Schermaglia.
Longevità: 75
La modalità Schermaglia vale l’acquisto del titolo, ma niente modalità multiplay
GLOBALE: 75
Il fasciono di Star Trek in uno strategico!
A cura di: gameplayer.it
Pregi
+ Interessanti le modalità disponibili
+ Ottimo doppiaggio in lingua originale
+ Coinvolgente l’effetto “Partita a scacchi intergalattica” della modalità strategica.
Difetti
- Assenza totale di una vera localizzazione europea ed italiana.
- Scarso il numero degli elementi di gioco.
- Totale assenza di Multiplayer sia online che offline.
ScreenShot
Scheda Tecnica Del Gioco
Dimensione: 1,19 Gb (.iso)
Lingua: Inglese, Tedesco
Versione: Pal
Genere: Strategico
Multiplayer: No
Distributore: BETHESDA SOFTWORKS
Sito Ufficiale: bethsoft
Data di uscita: 22-02-2008
Masterizzazione : Scompattate l'archivio, masterizzate il file l'immagine .iso,inserite nella PlayStation2 modificata e giocate
File .txt allegato : SI
Orario di seed e Banda disponibile: Tutti i giorni dalle 13:30 alle 23:30 - Banda disponibile 25/30 kB/s
Download
http://rapidshare.com/files/447075289/Star_Trek_Conquest_MULTI2.torrent
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